LELO_VOLONTE_Cosa fare dopo il sesso

Cosa fare dopo il sesso (e cosa assolutamente no)? Mini galateo per giovani amanti

 

 

 

Questo articolo è stato realizzato con il contributo della dott.ssa Valentina Cosmi, psicoterapeuta e sessuologa, esperta in educazione sessuale.

Vi siete incontrati, vi siete piaciuti, siete finiti a letto assieme. È stato bello, è stato brutto? Poco importa ai fini di quello di cui vogliamo parlare qui. Se è stato bello, ci sono buone probabilità che vi vogliate rivedere, e sapere cosa è opportuno fare sarà sicuramente un punto a vostro favore.

Se è stato brutto, può esserlo stato per mille motivi e non significa certo che dobbiate essere scortesi o sgradevoli con la persona con la quale avete appena condiviso il vostro corpo, oltre che un letto.

Ma, soprattutto se vi conoscete da poco, è probabile che sia stato un po’ così, né bello, né brutto: un primo incontro che vi ha lasciato con la curiosità di farne seguire un secondo. 

E, in questo caso, sapere cosa fare dopo l’amore può essere un ottimo primo passo nella giusta direzione.

Le accortezze igieniche

Anche se siamo dei fan dell’amore ‘sporco’, dei liquidi che si mischiano, dei corpi che si intrecciano, degli umori e degli odori che si fondono, esistono una serie di norme igieniche raccomandate da tutti i medici che riporteremo per amor di completezza. 

Ovvio che non dovete fare tutto ciò nell’istante esatto in cui lui si toglie il preservativo, ma è anche vero che, soprattutto se la persona con la quale condividi il tuo tempo, il tuo letto e, probabilmente, la tua notte non è una persona che conosci da molto, queste piccole accortezze potrebbero salvarvi entrambi da spiacevoli sorprese. Anche se no, nessuna di queste norme ‘igieniche’ vi proteggerà dalle malattie sessualmente trasmissibili se non indossare il preservativo. Cosa che, ovviamente, vi raccomandiamo vivamente di fare quando il vostro incontro è occasionale o vi conoscete da poco.

Dopo l’amore è importante

Fare la pipì: È il metodo più sicuro per ‘pulire’ l’uretra e scongiurare il diffondersi di batteri che l’attenzione particolare che abbiamo riservato ai nostri genitali e a quelli del partner toccandoli, baciandoli, strusciandoli magari contro vestiti non pulitissimi o anche semplicemente mettendoli a contatto con i genitali dell’altro, potrebbe provocare.

 Già che sei in bagno, approfittane per

Lavarti: Non devi fare una lavanda interna o un’opera di disinfestazione. Un semplice bidet o, meglio ancora, una doccia che ti lasci con la pelle pulita sono la garanzia migliore di igiene. E un ottimo presupposto per un eventuale secondo giro. 

Pulire i sex toy: No, non è necessario farlo subito dopo aver fatto l’amore. Il post orgasmo non deve trasformarsi in una sessione di igienizzazione di voi stessi e di tutto lo spazio e gli oggetti che vi circondano. Ma certo è che, se lasciate il vibratore in giro per il letto e pensate che vi possa tornare la voglia di usarlo nel famoso secondo round, allora sì, è buona norma lavarlo, ove possibile, con un sapone neutro e asciugarlo bene. E se non è possibile lavarlo, almeno pulirlo con un panno umido. 

Indossare biancheria comoda e traspirante: Ci sono buone probabilità che prima del tuo incontro hot, soprattutto se sei una donna, tu abbia indossato uno di quei completini super sexy, super striminziti, super sintetici. Bene, ora che il completino ha fatto il suo effetto e che siete nella fase ‘post’, sostituiscilo possibilmente con un paio di slip chiari in puro cotone in modo che la tua pelle abbia la possibilità di respirare, soprattutto se quella che ti aspetta è una lunga notte di sonno in compagnia del tuo partner. 

L’incontro è stato estemporaneo e tu non hai niente con te se non il perizoma di pizzo super infiammabile? Scegli di dormire nuda, piacerà anche a lui e, come sopra, è un ottimo presupposto per il secondo round.

Dopo l’amore è normale

Sentirsi leggermente irritati nelle zone intime, soprattutto se sei una donna e se, magari, la passione vi ha travolti prima di avere il tempo di lubrificarti adeguatamente. Niente di grave, anche se l’indolenzimento persiste per qualche giorno. Ricorda che, in questi casi, un buon sapone intimo, così come una crema lenitiva senza profumi aggiunti possono essere un buon rimedio per trovare un po’ di sollievo e aiutare la zona genitale a riprendere il suo equilibrio fisiologico. Ma se invece si tratta di un vero e proprio dolore e non accenna a diminuire, allora è il caso di vedere un medico.

Produrre rumori strani: Anche qui, soprattutto se sei donna, può succedere che durante l’amore un po’ di aria entri nei tuoi genitali e decida di uscire nel momento meno opportuno. La cosa migliore da fare è ignorarli o riderci su, si tratta di una situazione assolutamente naturale e, contrariamente a quanto a volte si tenda a pensare, non ha a che fare con le dimensioni o la forma dei genitali.

Ok, ora che abbiamo tolto di mezzo le cose pratiche, passiamo a quelle più divertenti. 

Dopo l’amore è bello

Compiacere: quando finisce il rapporto sessuale può essere bello capire se anche l’altro è stato bene quanto noi, soprattutto quando l’altro è una donna in un rapporto eterosessuale. Spesso tendiamo a focalizzarci sugli aspetti più prestazionali, come quando rivolgiamo la fatidica domanda “sei venuta? Quante volte?”. Invece, per una donna spesso la domanda più corretta suona più come “sei stata bene? Ti è piaciuto?”. Ricordiamo che non sempre per le donne l’orgasmo va di pari passo con l’essere stata bene, così come l’assenza dell’orgasmo non è necessariamente indice di poco godimento. Inoltre, insistere sul raggiungimento dell’orgasmo a tutti i costi, magari con una partner che può avere delle difficoltà in tal senso, rischia di aggiungere stress a un incontro che invece è stato piacevole.

D’altro canto, se la risposta della nostra compagna ci fa capire che non ha goduto quanto noi, possiamo provare a compiacerla in altri modi. Insomma, l’importante è non dare per scontato che l’altro/a sia stato bene quanto noi e cercare di appurarlo con domande non invadenti. Restare ‘in ascolto’ dell’altro.

Parlare: Anche qui, non deve essere un’analisi scientifica di quello che è stato o che non è stato, ma quei momenti in cui siamo abbandonati sul letto (o divano, o pavimento, o spiaggia…), magari siete ancora nudi e le sensazioni legate a quello che avete appena vissuto sono ancora ben presenti e vivide in voi, ecco quello è un momento ideale per raccontare quello che vi è piaciuto e indagare (sempre in maniera lieve, non è un terzo grado) quello che è piaciuto all’altro. Per fare progetti per il futuro, sessualmente parlando, condividere le fantasie innestandole su quello che è successo da poco. È un momento in cui entrambi, idealmente, siete presenti nel momento, liberi da altri pensieri.

Esprimere ad alta voce quello che ci è piaciuto di più e quello che ci è piaciuto di meno è importante soprattutto durante i primi incontri amorosi, quando ancora abbiamo una specie di foglio bianco da riempire insieme al partner. Quando il rapporto si consolida e certi comportamenti si ripetono, può diventare più difficile confessare che no, quella cosa che il partner fa con così tanto entusiasmo, in realtà a noi non piace.

Dormire: Se ci troviamo insieme a un/a partner che, appena finito l’amplesso, si abbandona tra le braccia di Morfeo, ovvero si addormenta come un sasso, non c’è niente di male a concederci un sonno ristoratore. Anche se quello che vorremmo davvero fare sarebbe ricominciare immediatamente daccapo o aprirci alle confessioni di cui sopra, un buon riposino può far piacere a tutti e ci permette di riprendere le forze per dedicarci al round 2!

Dopo l’amore non è bello 

Chiudersi in se stessi/allontanare l’altro: A prescindere da come sono andate le cose, a prescindere da come sei fatto/a tu, che magari sei una persona affettuosissima ma dopo il sesso proprio non ne vuoi sapere, niente è più deludente di condividere il tuo corpo e un momento di grande vulnerabilità con una persona che, a pochi minuti dalla conclusione del tutto, stentiamo a riconoscere. 

Desideri la tua privacy? Il tuo spazio nel letto? Ami dormire sola/o? Il giorno dopo ti aspetta un’alzataccia? Fai fatica ad aprirti con le persone che conosci da poco?

Non c’è niente di male, ma comunicalo alla persona che è con te. Con le parole giuste e la volontà di farsi capire anche quello che potrebbe sembrare il comportamento o la richiesta più scostante possono diventare facilmente comprensibili ed essere accettati di buon grado. Una comunicazione schietta e sincera, con le opportune delicatezze, è sempre apprezzata perché lascia la sensazione di trasparenza e genuinità all’altro: due caratteristiche che aiutano a dissolvere le preoccupazioni o le cosiddette “paranoie” che possono emergere nel post-sesso.

Parlare dell’ex: Nel ventaglio di argomenti di conversazione ammessi nel post orgasmo, parlare dell’ex non è contemplato. Neanche se con l’ex hai provato quella cosa che vuoi adesso proporre al nuovo amante. Neanche se l’ex ti ha appena lasciato e tu sei finito a letto con il nuovo amante proprio per dimenticarlo. Se ti viene la tentazione di parlare dell’ex, per ricordarlo, denigrarlo o esaltarlo, meglio girarsi dall’altra parte e provare a dormire.

Perdersi nel telefono: Dare un’occhiata veloce per verificare che non ci siano notifiche urgenti va benissimo. Usare il telefono per un selfie di coppia, ammesso che l’idea vada bene a entrambi, è ancora ammesso. Farsi risucchiare dai meandri del tuo social media preferito o mettersi a chattare con l’amica/o lontana/o no. Quindi metti via il telefono e, se decidi di passare la notte con lui (lei) vai subito a leggerti questo articolo!

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