Racconti erotici brevi – Sesso in piscina e film porno

Cosa succede quando una donna spia una coppia di amanti a bordo piscina? E quando il tuo ragazzo ti regala il vibratore dei tuoi sogni? Leggi due nuovi racconti erotici brevi, un formato che replichiamo visto il successo dei primi due.

Racconto erotico breve – Film porno

‘Aspetta, aspetta!’ Dice lui. Prende il telefono e controlla l’inquadratura. Lei è deliziosa, con quel viso pieno e la fossetta sulla guancia, i capelli sciolti, il tubino nero che le comprime i seni generosi.

‘Vai!’

Disfa il fiocco della confezione, occhiata curiosa in camera: ‘Non sarà quello che penso io?’.

‘Apri e vedrai’. La sua voce fuori campo nasconde un sorriso.

Lei scosta i lembi della carta e si porta le mani alla bocca.
‘Ma che davero?’ Non riesce a trattenere l’accento quando è emozionata. Lui ride fuori campo. Lei apre con foga la confezione e tira fuori l’oggetto allungato dalla vaga forma fallica. Passa una mano sulla superficie setosa, lo avvicina al naso
‘Non sa di niente.’ Dice in camera. Preme un pulsante e l’oggetto inizia a vibrare, fa un rumore leggero. Se lo accosta alle labbra, preme ancora e il ronzio si fa più forte.

‘Vibra un sacco, lo vuoi sentire?’ Chiede allungandolo verso la telecamera.
‘No, no, vai avanti così.’ Risponde lui con una nota strana nella voce.

Un lampo passa veloce negli occhi di lei, la telecamera l’avrà registrato. Riporta il vibratore a contatto con il corpo, sulla scollatura. Lo fa vibrare a lungo sulla pelle, lui zooma fino a cogliere il dettaglio dei capezzoli induriti sotto il vestito. Poi lei inizia a leccarlo. Il respiro di lui, fuori campo, si fa più pesante.

Adesso la mano con il vibratore sparisce sotto il tavolo e, dopo un breve armeggiare, è chiaro che l’oggetto è entrato dentro di lei anche se solo piccoli movimenti del braccio e il suo respiro affannato fanno intuire quello che sta succedendo.

Lui stacca una mano sudata dal telefono e se la passa sui pantaloni.

Ora il suo corpo è scosso da fremiti che lei non riesce a controllare. Continua a guardare in camera, ma i suoi occhi sono sempre più persi. Li chiude e butta la testa all’indietro quando l’orgasmo arriva. Lui resta sul suo viso finché lei non si placa, solleva la testa e guarda di nuovo dritta in camera.

‘Grazie del regalo.’ Dice. ‘Molto apprezzato.’

Racconto erotico breve – Finestra sul cortile

È domenica e uno strano silenzio mi ha fatto dormire fino alle 11. Sussulto quando vedo l’orario sulla sveglia. Vado di corsa alla finestra e scosto leggermente la tenda, con un gesto che ormai mi viene automatico e che mi permette di guardare senza essere vista.

Lei è sdraiata sul lettino a bordo piscina, legge una rivista e indossa un cappello così grande che non riesco a vederle la faccia. Lui esce dalla casa con un bicchiere in mano, glielo porge. Si siede sull’erba di fianco a lei con la testa a pochi centimetri dalle sue caviglie e prende in mano un libro. Continuo a guardare perché non mi è sfuggita l’assenza dei bambini e so bene cosa fanno quando i bambini non ci sono.

Leggono, sorseggiano. Sto quasi per abbandonare l’idea, sono ancora in camicia da notte e ho fame, ma ecco che lui si volta e la bacia sulla caviglia. Allunga le mani sulle sue gambe dorate, lucide di olio. Gliele massaggia risalendo sempre più verso l’alto. Mi faccio scivolare una mano addosso. Il mio sesso bagna il cotone leggero della camicia. Lui ha raggiunto l’apice e stringe le sue mani attorno ai fianchi di lei, la fa scivolare lungo il lettino. Lei perde il cappello e improvvisamente il suo viso mi si rivela. Sta ridendo.

Sollevo la camicia e porto la mano a contatto con il mio corpo nudo.

Lui le allarga le gambe, di qua e di là dal lettino e lentamente le slaccia un fiocchetto del costume. Lei non ride più e si solleva un po’, appoggiandosi sui gomiti. Lui slaccia l’altro fiocchetto e abbassa la parte anteriore del costume. Lo vedo appoggiare le labbra sul sesso nudo di lei, ma a questo punto distolgo gli occhi da lui e li punto sul viso della donna. Lei lo fissa per un po’, poi il piacere la fa allungare sinuosa sul lettino, le fa portare le braccia oltre la testa. Se aprissi la finestra potrei sentire distintamente i suoi gemiti.

Muovo la mano su di me, pensando che sia la bocca di lui. Immagino che il mio viso abbia le stesse espressioni di piacere che vedo su quello di lei. Mi trattengo in bilico finché non la vedo godere.
Quando riapro gli occhi, lui ha ripreso il suo libro, lei si sta riallacciando il costume.
Io scenderò a prepararmi la colazione.

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