LELO_VOLONTE_Quando finisce un amore

Strategie per superare la fine di un amore

 

 

 

Questo articolo è stato realizzato con il contributo della dott.ssa Valentina Cosmi, psicoterapeuta e sessuologa, esperta in educazione sessuale.

Ci siamo passati tutti e molti di noi ci passeranno ancora: la fine di una relazione amorosa è una delle tante esperienze negative eppur formative che rappresentano un momento importante di crescita e di definizione della nostra personalità. Ci aiutano inoltre a conoscerci, a capire come funzioniamo e (talvolta) a comprendere meglio quali sono gli errori da evitare nelle esperienze future!

Premesso che non tutte le storie e non tutte le rotture hanno lo stesso peso all’interno della nostra vita, ecco una piccola lista di piccole strategie che ti faranno sentire immediatamente meglio.

Alcune sono il frutto della ricerca scientifica, altre dell’esperienza personale. Leggile tutte e trova quella che funziona meglio per te.

Quando finisce un amore

Occorre innanzitutto ricordare che la fine di una relazione significativa rappresenta non solo la fine di un amore, ma molto altro. Questo è il motivo per cui quando si tratta di rotture o separazioni, siamo di fronte ad un vero e proprio lutto e come tale deve essere affrontato. Che ci piaccia o no, dopo una separazione, avremo il compito di attraversare tutte quelle fasi di elaborazione che viviamo quando perdiamo una persona cara. L’elaborazione di una separazione è un processo impegnativo (per alcuni più lungo, per altri meno) che assorbe quasi tutte le nostre energie mentali. Questa elaborazione prevede infatti diverse fasi ed è centrale che possa esserci un momento in cui nonostante i sentimenti d’amore possano essere ancora presenti, si possano anche ricordare e tenere a mente tutti quegli aspetti che hanno determinato la rottura e che non avrebbero mai e poi mai consentito il progredire della relazione.

Perché quando finisce una relazione, aldilà delle fasi di rabbia, dolore, indifferenza, etc. quello che finisce non è solo l’amore, sono le aspettative, i sogni, i progetti, un’ideale…e soprattutto siamo chiamati a accettare il fallimento di qualcosa in cui avevamo investito tanto, in termini di energie e risorse. Questo può fare così tanto male da impedire alla persona di andare avanti e di vedere che al centro delle nostre vite ci siamo sempre noi!

Cosa dice la scienza

Ti riportiamo qui i risultati di uno studio pubblicato sul Journal of Experimental Psychology che ha analizzato tre strategie per affrontare la fine di una relazione cercando di stabilire quale fosse la più efficace.

Lo studio è stato condotto su un campione di 24 individui, 20 donne e 4 uomini di età compresa tra i 20 e i 37 anni, ognuno dei quali stava affrontando la fine di una relazione sentimentale al momento dell’esperimento.

La valutazione è stata condotta misurando la risposta cerebrale di ciascun individuo tramite un elettroencefalografo mentre rispondevano a domande pertinenti a ciascuna strategia e osservavano le foto dell’ex.

L’esperimento ha preso in considerazione le seguenti strategie:

Il negative reappraisal: la fase del rifiuto

Sarà capitato anche te: finisce una storia e tutto quello a cui riesci a pensare sono solo i momenti belli che hai trascorso con l’ex. È normale, e in un certo senso è anche bello, ma non è produttivo, soprattutto nella prima fase della rottura.

Il negative reappraisal è quando guardiamo all’ex e alla passata relazione puntando volutamente l’attenzione sugli aspetti negativi: i tratti del suo carattere e le manie che proprio non sopportavamo, i momenti di noia, le tensioni o i compromessi ai quali la relazione ci sottoponeva.

È una strategia questa che funziona molto bene sul breve periodo perché concentrarsi troppo a lungo su pensieri negativi non può che essere dannoso.

Reappraising the emotion: la fase dell’accettazione

È questo l’atteggiamento di chi si lascia andare al dolore e accetta il fatto che la fine di una relazione porti inevitabilmente con sé sentimenti di tristezza, sofferenza e depressione. Non solo, chi pratica l’accettazione accetta anche che i propri sentimenti nei confronti dell’ex possano non essere cambiati. E non li giudica.

Si può essere ancora innamorati, anche se la storia è finita.

Distraction: la fase della distrazione

È questa una delle più classiche reazioni alla fine di una relazione sentimentale e la strategia alla quale la maggior parte di noi ricorre: si riempie il proprio tempo e il proprio spazio di così tante distrazioni da non avere modo di pensare all’ex. Un ottimo modo per evitare il classico ‘rimuginamento’, ma una strategia che, nel lungo periodo, non può essere vincente perché evita semplicemente di affrontare il problema e, soprattutto, la famosa elaborazione sopra citata.

Le conclusioni degli studiosi

Alla fine dell’esperimento, quello che gli studiosi hanno scoperto è che:

Nel valutare le diverse strategie, il negative reappraisal è sembrata quella più efficace per ridurre i sentimenti d’amore anche se, appunto, non favorisce il benessere. I partecipanti all’esperimento hanno anche riferito che questa è la strategia che avrebbero scelto con più probabilità.

Viceversa, le altre strategie non si sono dimostrate altrettanto efficaci: il love reappraisal ovvero l’accettazione, secondo i partecipanti a questo studio, non solo impedisce di modificare i sentimenti verso il partner ma si dimostra anche inefficace nel superare il dolore della rottura. E la distrazione, se da una parte è efficace nel gestire la sofferenza emotiva, d’altro canto si dimostra inutile nel lungo termine in quanto, appunto, non affronta il problema.

Trovi qui la fonte da cui abbiamo preso queste notizie.

Cosa dice l’esperienza

Se stai vivendo la fine della relazione e quello che ti interessa è sapere come fare a uscirne, sappi innanzitutto che uscirne si può. E poi leggi qui di seguito le piccole scelte da mettere in atto per superare la rottura possibilmente restando tutti interi.

L’importanza dell'(in)decisione

Una delle esperienze più stressanti nella vita amorosa di un individuo, sia esso maschio o femmina, etero, omo o pansessuale, monogamo o poliamoroso, sono indubbiamente i momenti di incertezza.

Quei periodi in cui forse vi state lasciando, ma forse no, forse lo/a odi, ma forse lo/a ami, forse ti sei innamorato/a di un altro, ma come fai a lasciare il partner?

Ci siamo passati tutti, è un grande classico dell’amore, ma se vivi in una situazione di incertezza, è importante cercare di fare chiarezza il prima possibile.

È arrivato il momento di lasciarvi? Affrontalo a testa alta. Rimandare l’inevitabile solo per paura di soffrire è molto umano, e altrettanto inutile. Si tratta di una crisi passeggera o le cose che vi uniscono sono troppe per pensare a una rottura? Elimina allora questa idea dalla tua testa e concentrati al 100% sulla tua relazione, senza pensare che tanto c’è la via di fuga della rottura.

In sintesi: cerca di fare chiarezza nei tuoi sentimenti e in quelli dell’altro e soprattutto nel grado di salute della vostra relazione. E affronta quello che segue con tutto te stesso/a.

Datti un tempo

C’è un tempo per nascere e un tempo per morire. E così, nelle rotture sentimentali, c’è un tempo per piangere la morte del nostro amore e un tempo per rinascere a nuova vita.

Inutile gettarti a capofitto in una nuova avventura o fingere che nulla sia accaduto. Datti un tempo per attraversare il dolore, chiuderti in casa e inflanellarti in un pigiama. Un tempo per rileggere i vostri scambi e guardare le vostre foto. Abbandonati all’abbraccio della sofferenza.

Poi, però, a un certo punto, la devi smettere. Devi importi di non rileggere e non riguardare più, devi riporre il pigiamone e mettere un lucchetto al freezer, insomma, devi forzare una normalità, anche se non la senti. Piano piano diventerà spontaneo, ma all’inizio ci sono buone probabilità che non lo sia. Niente paura, basta un po’ di autodisciplina. E se proprio non è il tuo forte, ricordati che sono questi i momenti in cui puoi e anzi devi chiedere l’aiuto delle persone a te care.

L’importanza del corpo…

La reazione naturale, in genere, alla fine di un amore è quella di una sorta di depressione in cui del nostro corpo, davvero, non ci interessa molto. Anzi, se lo possiamo mortificare è anche meglio. Ci abbandoniamo ad abbuffate di gelato o cioccolato (o patatine fritte o qualsiasi sia il cibo spazzatura preferito), ci rintaniamo in un piumone e ci piantiamo su un divano.

Questo va bene per un periodo limitato, che è quello dedicato alla disperazione di cui sopra. Dopo di che, il tuo corpo può diventare il terreno su cui far germogliare la tua rinascita.

L’esercizio fisico, è risaputo, inonda il tuo corpo di endorfine, sì, quelle sostanze che ti fanno stare bene quindi, quando sei giù, è proprio il momento di darti da fare. Se non sei uno/a sportivo/a e non hai intenzione di diventarlo, incorpora nella tua giornata delle attività fisiche come delle passeggiate regolari che ti consentano comunque di mantenerti in movimento.

… e dell’autostima

Quando eri in coppia ti preoccupavi di essere sempre al top per l’altro: lavato/a, profumato/a, smaltato/a, ben vestito/a? Questo non deve assolutamente cambiare. E se la vostra relazione era così in crisi che non pensavate nemmeno più a rendervi attraenti agli occhi dell’altro, è arrivato il momento di ricominciare a farlo. Per te stesso/a e per il mondo intero.

I social

I modi e i motivi della rottura sono infiniti ed è pertanto impossibile suggerirti come comportarti online. Ci sono casi in cui è appropriato bloccare l’ex fuori dalla nostra vita in tutte le forme possibili, anche quelle online, e altri casi in cui è possibile, se non auspicabile, mantenere un ottimo rapporto (quando, ad esempio, ci sono dei figli in comune).

Ma, in generale, è buona norma, non diremo bloccare ma quanto meno oscurare l’ex. Non ricevere più gli aggiornamenti sulla sua vita, non vedere con chi stringe nuove amicizie e con chi ha passato l’ultimo weekend o l’ultima vacanza. O almeno, questo aspetto è fondamentale soprattutto per il primo periodo, successivamente (se siamo davvero bravi) riusciremo anche a riallacciare i rapporti e magari a costruire un abbozzo di rapporto basato su altri presupposti, ma questo richiede molto molto tempo e molta pazienza, oltre ad una grande determinazione.

L’importanza di questo passo è direttamente proporzionale alla sua difficoltà. Perché nessuno ci trasforma nei migliori detective sul mercato quanto una rottura sentimentale, quando riusciamo a recuperare foto dell’oggetto della nostra ossessione che manco avessimo un esercito di paparazzi al nostro servizio.

Lo sappiamo, lo sappiamo quanto è difficile resistere alla tentazione di sapere tutto del nostro ex, quando quel tutto è a portata di semplice click. Eppure bisogna farlo. Perché niente è più fuorviante di un’immagine e questo ormai dovremmo averlo capito, eppure niente ha la capacità di farci stare così male, in così poco tempo, con così poco dispendio di energie.
Quindi, per favore, distogli tutte le tue attenzioni dallo schermo e puntale da qualche altra parte.

Consigli per il tuo alter ego online

D’altro canto, così come l’amore, anche la rottura si fa in due. Ed è giusto mostrare il dovuto rispetto anche per i sentimenti dell’altro. Quindi, se vi siete lasciati da poco, evita di pubblicare quelle foto che hanno il potenziale di offendere o ferire l’altro.

Il sesso post ex

Come molte cose nella fase post, è un’arma a doppio taglio. Lanciarti nelle braccia del primo venuto può aiutarti a superare momenti di solitudine e momenti in cui la tua autostima è così bassa che il fatto di essere amato/a, anche per una sola notte, è comunque una carezza al tuo ego.

D’altro canto, è evidente che passare da un’avventura all’altra, dopo una rottura importante, è una strategia destinata a fallire perché cerca di riempire un vuoto che invece va assaporato, ascoltato, compreso.

Viceversa, se un po’ di tempo è passato, è buono e giusto forzarsi un po’ fuori dalla corazza di cui spesso, alla fine di una storia, ci circondiamo. Accettare l’invito degli amici ad uscire anche se non ne hai troppa voglia e sì, farselo un profilo su Tinder. Non sarà la soluzione, è solo un modo per iniziare a uscire dall’isolamento e riprendere a navigare le acque della seduzione.

Il sesso con l’ex

Sul sesso con l’ex abbiamo scritto un intero capitolo, perché è un argomento spinosissimo e molto delicato. Come al solito non esistono regole infallibili, ma solo considerazioni generali, leggile tutte e raccontaci la tua esperienza!

Tutte le luci su di te

Quando finisce una storia, siamo spesso portati a concentrare tutte le nostre energie, tutti i nostri pensieri sull’altro. Il fatto di non avere più notizie di lui/lei ci fa impazzire e passiamo ore, giorni e mesi a immaginarci cosa starà facendo e con chi. La nostra persona diventa un fantasma invisibile e, francamente, scomodo.

Invece, la cosa da non dimenticare mai è che la persona più importante della tua vita sei tu. Tu sei il tuo protagonista. Le luci sono puntate su di te.

Quindi sì, all’inizio è normale pensare all’altro, ma ricordati di riportare quanto prima l’attenzione su di te, perché è lì che deve stare.

Che dici, ti senti già meglio? Noi speriamo proprio di sì!

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