ORGASMO MULTIPLO

Si può fare! L’orgasmo multiplo maschile esiste (e non ha niente da invidiare a quello delle donne)

Nella continua gara tra i sessi ci ritieniamo spesso la parte meno fortunata della coppia, per la maggiore difficoltà che proviamo a raggiungere l’orgasmo. Ma gli uomini ribattono che, è vero, la donna ha una sessualità più complessa, alcune donne (molte più degli uomini) non provano l’orgasmo, ma c’è la questione degli orgasmi multipli. E con questo ci mettono a tacere.

Perché è vero che una donna che raggiunge un orgasmo singolo può, con gli esercizi e con la pratica, con un percorso di ricerca e di ascolto del proprio corpo raggiungere anche le vette dell’orgasmo multiplo.

Ma anche gli uomini possono.

Questa verità pura e semplice è stata come dimenticata per secoli, soprattutto nel mondo occidentale. Per cui andiamo a riscoprirla di corsa e rimettiamo subito la bilancia in pari.

Un po’ di storia…

Al limite tra filosofia, religione e insegnamento spirituale, fioriti nell’ambito di due tra le maggiori civiltà orientali, quella Cinese e quella Indiana, il Tao e il Tantra propongono una sessualità molto diversa da quella occidentale e entrambi, per motivi diversi, hanno sviluppato pratiche legate al prolungamento del coito e quindi dell’erezione maschile studiando metodi per raggiungere il multiorgasmo.

Il Tao e il controllo dell’eiaculazione

Secondo il TAO, lo sperma è depositario dell’energia vitale e per tale ragione va conservato il più possibile all’interno del corpo. Questa convinzione ha portato i taoisti a sviluppare una serie di tecniche per impedire l’eiaculazione: dal semplice coito interrotto alla pressione della zona tra lo scroto e l’ano, ovvero il perineo, fino ad arrivare alla contrazione dei muscoli del perineo stesso.

Il Tantra e l’orgasmo di valle

Le discipline tantriche promulgano un differente approccio al sesso: secondo la teoria tantrica infatti l’orgasmo semplicemente non è lo scopo del rapporto sessuale. Il sesso tantrico si basa su un contatto protratto tra i due partner, che non necessariamente implica un rapporto sessuale così come lo intendiamo generalmente: basta il contatto fisico del pene dentro la vagina per un tempo sufficientemente lungo a innescare una sorta di ‘reazione chimica’ tra i corpi dei due partner che porta a una sensazione di godimento che pervade tutto il corpo, definita orgasmo di valle per distinguerla dall’orgasmo culminante cui siamo abituati.

Il tantra promuove quattro vie per raggiungere questo tipo di sensazioni: l’attenzione, il suono, il respiro e il movimento. E se tre di esse sono generalmente condivise da noi occidentali (attenzione al partner, uso della voce, movimenti in armonia con quelli dell’altro), quando si arriva al respiro ci si trova davanti a un approccio diametralmente opposto. Nell’universo occidentale eccitazione, desiderio sessuale e orgasmo sono sinonimi di respiri corti e affannati. Più ci eccitiamo, più il nostro respiro si fa breve e concitato, il tantra, al contrario, promuove una tecnica di respirazione profonda che, anche a rigor di logica, dovrebbe funzionare molto meglio, in quanto ogni volta che respiriamo ossigeniamo muscoli e cervello.

…e di definizioni

Orgasmo ed eiaculazione

Sempre tornando alla distinzione tra uomini e donne, la cosa che maggiormente distingue l’orgasmo femminile da quello maschile è che l’orgasmo femminile solo in rari casi porta all’eiaculazione.
E proprio qui sta il busillis. La maggior parte di noi tende a considerare orgasmo ed eiaculazione come due facce della stessa medaglia, ma così non è: ci può essere orgasmo senza eiaculazione ed eiaculazione senza orgasmo. L’eiaculazione non è la causa dell’orgasmo, ma ne è un riflesso che segue dopo pochi secondi.

Il periodo refrattario

È quel momento, che può durare alcuni minuti o alcune ore, in cui l’uomo, dopo aver eiaculato, non è fisicamente in grado di avere un’erezione e quindi di conseguenza un orgasmo. Da qui l’idea che gli uomini non possano avere orgasmi multipli, mentre le donne, che in genere non sperimentano l’eiaculazione, sì. E invece…

Si. Può. Fare!

La chiave di tutto sta nel cogliere quell’attimo fatale prima che l’orgasmo diventi eiaculazione, e fermarsi. Si proveranno gli spasimi piacevolissimi dell’orgasmo, ma la mancata eiaculazione farà sì che il pene resti in erezione per riprendere una nuova sessione amorosa e arrivare di nuovo sull’orlo dell’abisso.

Come fare

È vero, esistono uomini che hanno periodi refrattari molto brevi e che riescono a eiaculare quantità sempre minori di sperma a distanza di minuti, ma si tratta di una ridotta percentuale di pochi fortunati.
Quelli che non hanno ricevuto questa dote da madre natura o che l’hanno persa con il tempo, possono andare alla ricerca di piaceri prolungati semplicemente esercitando i muscoli pubococcigei, ovvero i muscoli che si usano per trattenere la pipì, tramite gli esercizi di Kegel e imparando a riconoscere l’attimo di non ritorno.
L’uso di un sex toy può aiutare a mantenere l’eccitazione dopo il primo orgasmo. Ovviamente la capacità di provare l’orgasmo multiplo può raggiungersi quasi subito o dopo settimane di pratica, quindi non avere fretta. Indubbiamente dipende molto dalla consapevolezza sessuale e dal grado di conoscenza del  corpo, delle sue zone erogene e dei meccanismi, fisici e mentali, che scatenano il piacere.

Ma quando si tratta di sesso, fare i compiti a casa è la parte più divertente!

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