I Paesi dove i sex toy sono illegali

Ma dove vai se il dildo (non) ce l’hai…? I Paesi in cui i sex toy sono off limits

Cosa c’è di meglio di un viaggio per accendere la passione? Si condividono nuove scoperte, si assaggiano nuovi cibi, ci si immerge in realtà, climi e sapori inusuali… tutto contribuisce a risvegliare i sensi e a creare complicità con il partner.

E cosa c’è di meglio che infilare in valigia i tuoi sex toy preferiti e quelli del partner per esaltare ulteriormente tutta la sensualità della vacanza e pregustarla già durante il viaggio?

Ma attenzione, anche se i sex toy sono sempre più considerati parte integrante della nostra vita, esistono alcuni Paesi in cui il loro uso non è visto di buon occhio o, peggio ancora, è proibito.

Vediamo quali sono, così sai cosa mettere in valigia la prossima volta che decidi di partire.

Alabama

Esiste una legge, l’Anti-Obscenity Enforcement Act, varata nientepopodimeno che nel 1998, che ancora resiste nonostante le feroci dispute sollevate, che punisce la vendita dei sex toy. Puoi quindi portarli con te, ma deve essere chiaro che si tratta di oggetti per uso personale e non destinati alla vendita.

Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti

Sia in Arabia che negli Emirati Arabi (come in molti altri Paesi disposti attorno al Golfo Persico) i sex toy sono proibiti. Ovviamente molto dipende da chi ti ispeziona il bagaglio, ma il rischio di vedere il tuo vibratore confiscato esiste. Anche se si tratta di un massaggiatore ‘presentato in maniera immorale’.

Tailandia

Nonostante sia considerato luogo di perdizione e buona parte dei turisti la ricordi per i famigerati Full Moon Party, la realtà è che, tecnicamente, i sex toy sono illegali. Anche se la maggior parte dei visitatori riferisce di non aver avuto problemi (sempre che le quantità di oggetti che hai in valigia non faccia sospettare la vendita piuttosto che l’uso personale).

E siccome il mondo è pieno di contraddizioni, non stupirti se poi ne trovi molti in vendita, anche se di dubbia qualità.

Vietnam

Un altro Paese nel quale potresti essere separata dal tuo amato vibratore. Alla dogana.

India

Nonostante ci abbia regalato il Kamasutra, uno dei primi testi a parlare esplicitamente di sesso dove peraltro si hanno le prime menzioni dei dildo, l’India rimane un Paese dalla morale rigida. E nel non troppo lontano 2011 a una turista proveniente da Los Angeles è stato effettivamente confiscato un vibratore.

Maldive

Un Paese in cui i sex toy sono equiparati al ‘materiale pornografico’, la cui distribuzione è vietata. Tanto più triste quanto più il posto paradisiaco si presterebbe a un’esplorazione sensuale a tutto tondo.

Malesia

Uno dei Paesi più visitati al mondo, ma anche qui la vendita e l’importazione dei sex toy sono proibite.

Un po’ di regole generali

Quando ti metti in viaggio con il tuo vibratore, che sia nel bagaglio a mano o in quello da stiva, ricordati di chiuderlo con la chiusura di sicurezza (tutti i sex toy di LELO ne sono dotati) o di togliere le pile, in modo da evitare che la tua valigia si metta a vibrare nel bel mezzo di un aeroporto.

E poiché è quasi impossibile fornire una lista aggiornata di tutti i Peasi in cui è vietato introdurre un sex toy, ti consigliamo, prima di metterti in viaggio, di:

  1. Verificare le informazioni messe a disposizione dai vari siti dedicati al turismo del Paese che hai intenzione di visitare.
  2. Dare la preferenza a prodotti dal design minuto e discreto, come MIA 2 che può essere facilmente scambiato per un rossetto o ORA 3, che tutto sembra, tranne un sex toy.
  3. Se non sei disposta a correre il rischio che ti venga sottratto, lascia il tuo vibratore a casa.

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